Epatite D (delta): caratteristiche e diagnosi sierologica

Il virus dell'epatite D (HDV), detto anche virus dell'epatite delta, è un virus ad RNA unico, che presenta una replicazione difettiva e provoca l'infezione quando è provvisto di capside fornito da HBsAg. Sebbene sia tassonomicamente distinto da HBV, per la moltiplicazione, HDV dipende necessariamente dall'informazione genetica fornita da HBV e causa epatite solo in presenza di essa.


L'epatite delta si verifica in due condizioni:
  1. coinfezione acuta, che si verifica dopo un'esposizione a siero contentente sia HDV che HBV. L'HBV deve insediarsi per primo per fornire HBsAg necessario allo sviluppo completo di virioni HDV.
  2. superinfezione di un portatore cronico di HBV con un nuovo inoculo di HDV (e HBV), che causa malattia in circa 30-50 giorni. Il portatore può essere stato precedentemente sano o presentare epatite cronica sottostante.

La contemporanea coinfezione con HBV ed HDV esita in epatiti che vanno da lievi a fulminanti, con queste ultime che diventano meno probabili se si contrae HBV da solo. La cronicità si sviluppa raramente.

Se su un'infezione cronica da HBV si sovrappone HDV, gli esiti possibili sono tre: (1) epatiti acute, gravi, possono svilupparsi in soggetti in precedenza portatori sani di HBV; (2) un'epatite lieve da HBV può trasfomarsi in un'epatite fulminante e/o (3) svilupparsi una malattia cronica, progressiva, che spesso evolve in cirrosi.


Trasmissione
La modalità di trasmissione è la medesima dell'epatite B, quindi parenterale, ed il periodo di incubazione è compreso dalle 2 alle 8 settimane.

Diagnosi sierologica
L'RNA dell'HDV è dosabile nel sangue e nel fegato immediatamente prima e nei primi giorni della fase acuta della malattia sintomatica. Le IgM anti-HDV sono l'indice più affidabile della recente esposizione ad HDV, sebbene abbiano una comparsa tardiva e una breve emivita.
La coinfezine acuta da HDV ed HBV è meglio indicata dal riscontro di IgM contro sia HDAg che HBsAg.
Nell'epatite cronica delta che origina da superinfezione, HBsAg è presente nel siero, e le IgM anti-HDV persistono per mesi.

Bibliografia: Le Basi Patologiche delle Malattie, Robbins e Cotran 

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