Lo sbadiglio è un atto riflesso che consiste in una profonda inspirazione, seguita immediatamente dopo da un'altrettanto profonda espirazione. Generalmente esso si associa ad uno stiramento degli arti, definito pandiculazione.
Perché sbadigliamo?
Nonostante lo sbadiglio sia un gesto piuttosto frequente, non si è concordi sul perché avvenga; quel che è certo, ed evidente, è che si verifica in merito a determinate condizioni come la stanchezza, il periodo precedente al riposo, la noia e la mancanza di stimoli.
Le ipotesi avanzate dagli studiosi per spiegarne il meccanismo sono diverse; c'è chi ritiene che sia un gesto necessario per aumentare la quantità di ossigeno nell'organismo in risposta ad elevate quantità di anidride carbonica nel sangue, ma dato che lo sbadiglio addirittura riduce la quantità di ossigeno che va a finire nei polmoni rispetto alla normale respirazione, tale ipotesi viene scartata; un'altra causa dello sbadiglio potrebbe essere il nervosismo, necessario per aumentare lo stato di allerta dell'individuo.
Alcuni ricercatori ritengono che il rilascio nel cervello degli stessi neurotrasmettitori che controllano le emozioni, l'appetito e l'umore, aumenterebbero la frequenza dello sbadiglio; tra questi ci sono la serotonina, la dopamina, l'acido glutammico e l'ossido nitrico. Per contro, la presenza di neurotrasmettitori oppiacei, come le endorfine, riducono la frequenza degli sbadigli.
C'è chi sostiene che si tratti di un linguaggio non verbale per esprimere apatia, e rappresenta un modo per condividere il comportamento di chi ci sta attorno, da qui l'ipotesi che lo sbadiglio sia contagioso.
La contagiosità sembra sia da attribuire ai cosiddetti neuroni specchio, come quelli presenti nella corteccia frontale, che verrebbero attivati nel momento in cui sono sottoposti ad uno stimolo innescato da individui della medesima specie (per esempio vedere un altro soggetto sbadigliare). Questo procedimento è alla base dei meccanismi di imitazione. Lo studio verrebbe confermato dal fatto che i bambini autistici non sbadigliano quando vedono un altro soggetto sbadigliare.
Al momento, l'ipotesi più accreditata è quella inerente all'omeostasi della temperatura cerebrale.
Lo sbadiglio e gli animali
Anche gli animali sbadigliano, e lo possono fare, tra le altre abitudini, in situazioni di pericolo.
I babbuini per esempio sbadigliano per spaventare i loro nemici, mostrando i loro canini.
I pesci combattenti sbadigliano quando vedono un altro membro della loro specie o quando vedono la loro immagine riflessa.
I serpenti invece sbadigliano per riallineare la loro mascella a seguito di un pasto.
Voi riuscireste a non farvi contagiare dallo sbadiglio?
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