Epatite virale E: cos'è, come si trasmette e caratteristiche

L'epatite da virus E (HEV) è un'infezione enterica trasmessa attraverso l'acqua contaminata, e che colpisce principalmente i giovani e gli adulti di mezza età; nel bambino le infezioni sporadiche e le malattie conclamate sono rare. Le epidemie sono state riscontrate maggiormente in Asia, India, zone subsahariane dell'Africa ed in Messico, e le infezioni si manifestano maggiormente nei viaggiatori.


Un elemento caratteristico dell'infezione da HEV è l'alto tasso di mortalità tra le donne gravide, che si avvicina al 20%.
Nella maggioranza dei casi la malattia è autolimitantesi, il virus non si associa ad epatopatia cronica o a viremia persistente. Il periodo medio di incubazione dura 6 settimane.

Virologia
HEV è un virus ad RNA a singola elica e senza involucro, simile ai Caliciviridae. L'RNA è di circa 7,6 kb. L'antigene HEV può essere identificato nel citoplasma degli epatociti nel corso delle infezioni attive e i virioni vengono liberati nelle feci durante la fase acuta della malattia.

Diagnosi sierologica
Prima dell'insorgenza della malattia conclamata, l'RNA del virus ed i virioni possono essere rilevati nelle feci e nel fegato. L'insorgenza di un aumento di transaminasi, sintomi clinici ed alto titolo di IgM anti-HEV è simultanea. I sintomi si risolvono in 2-4 settimane, in cui le IgM sono sostituite da IgG persistenti.

Sintomatologia
Compaiono i sintomi tipici dell'epatite virale A con anoressia, febbre, dolori addominali, vomito, nausea, esantemi, artralgia e diarrea.

Prevenzione
E' necessario rispettare le normali regole per la salute personale e qualche accorgimento durante i pasti nelle aree a maggior rischio d'infezione, quali risciacquare abbondantemente la verdura e la frutta (questa meglio sbucciarla), cuocere per bene la carne ed il pesce prima di consumarli, ed evitare di bere l'acqua del rubinetto, o di ingerirla accidentalmente. Se non si può fare a meno di utilizzarla, è bene bollirla per una decina di minuti.

Terapia
L'assunzione di colestiramina fino a 4g, può placare alcuni sintomi, ma il trapianto del fegato può essere necessario per i casi più gravi.

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