La parotite: cos'è e come si manifesta questa malattia infettiva

La parotite, nota anche con il termine popolare di orecchioni, è una malattia infettiva acuta molto contagiosa, provocata da un virus che appartiene, analogamente a quello del morbillo, alla famiglia Paramoxyviridae. Presenta due tipi di glicoproteine di superficie, una con attività emoagglutinanteneuraminidasica, l'altra capace di indurre una fusione cellulare e dotata di attività emolitica.


Trasmissione
Il virus della parotite si trasmette mediante piccole goccioline di saliva, e penetra nel tratto respiratorio superiore per poi diffondere ai linfonodi regionali, dove si replica all'interno dei linfociti (preferibilmente cellule T attivate); mediante la via ematica raggiunge le ghiandole, in particolarità quelle salivari. Infetta le cellule epiteliali duttali delle ghiandole salivari e ne determina la desquamazione, causa edema ed infiammazione; da qui iniziano i segni tipici della malattia: tumefazione della ghiandola salivare, che diventa dolente
Il virus della parotite può diffondersi in altri distretti anatomici quali il sistema nervoso centrale, i testicoli, le ovaie ed il pancreas.
E' una malattia tipicamente infantile, ma se colpisce in età adulta può portare sterilità. Dopo la guarigione persiste uno stato di immunità.

Periodo di incubazione e sintomi
Il periodo di incubazione massimo è di circa 18 giorni (minimo 14), e si è contagiosi da 4-5 giorni prima della comparsa dei sintomi fino alla completa guarigione. La malattia conclamata non dura per più di due settimane.
L'esordio della malattia si verifica con mal di testa, febbre, dolore al collo, sotto le orecchie, dolore quando si apre la bocca, si mastica o si deglutisce. Presto le parotidi (ghiandole salivari) cominciano ad ingrossarsi. 

Morfologia
Nella parotite, che nel 70% dei casi è bilaterale, le ghiandole interessate appaiono tumefatte, di consistenza pastosa, umide, lucide e di colore rosso-bruno.
Nell'orchite parotitica, la tumefazione dei testicoli può essere marcata, ed è provocata dall'edema, infiltrazione di mononucleati ed emorragie focali. La tumefazione può compromettere l'apporto ematico causando aree infartuali. La sterilità, che è una delle possibili complicanze, è secondaria alla cicatrizzazione ed atrofia conseguente.
Nel pancreas, che è ricco di enzimi, le lesioni possono essere distruttive, con steatosi e necrosi del parenchima ed infiammazione con ricca infiltrazione di neutrofili.
L'encefalite parotitica causa demielinizzazione ed infiltrazione perivascolare di mononucleati.

Complicazioni
La meningite asettica è la complicanza a localizzazione ghiandolare extrasalivare più comune della malattia, compare nel 10% dei casi.

Terapia
Non esistono farmaci specifici ed il trattamento è esclusivamente sintomatico, con antipiretici o analgesici. Può essere utile evitare l'assunzione di alimenti che stimolano la salivazione e conseguentemente il dolore.
Il vaccino esiste, ma non è obbligatorio, e si somministra al 15° mese d'età.


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