Ferrofluido: che cos'è? Sue proprietà e come crearne uno in casa

Il ferrofluido è un liquido che si polarizza facilmente in presenza di un campo magnetico, e grazie a questa caratteristica è in grado di assumere le forme più strane e particolari se viene posto nelle vicinanze di una comune calamita. Quello che può fare il ferrofluido lo potete vedere nel video che segue.



Composizione e proprietà
Tutto questo accade perché, da un punto di vista microscopico, il ferrofluido è costituito da nanoparticelle ferromagnetiche sospese in un veicolo fluido, come acqua o un solvente organico, e rivestite da un tensioattivo che ne previene la loro agglomerazione.
Una caratteristica da ricordare è che il ferrofluido non è ferromagnetico, ovvero non continua ad essere magnetizzato dopo che il campo magnetico esterno viene rimosso, motivo per cui  viene definito come paramagnetico.

Come suggerito dal nome, le nanoparticelle ferromagnetiche sono costituite da un composto contenente ferro allo stato di ossidazione 2+ o 3+. I ferrofluidi sono composti stabili, in quanto non tendono a formare agglomerati nemmeno quando sono sottoposti all'azione di un campo magnetico estremamente forte. 
Quando - nell'arco di pochi anni - i tensioattivi si spezzano, l'azione paramagnetica del fluido cesserà, non dando più alcun tipo di risposta al campo magnetico.

Se vi capita tra le mani una beuta o una superficie con del ferrofluido, ed applicate un campo magnetico verticale intenso, il liquido formerà delle increspature con una sequenza regolare. Osservereste il cosiddetto effetto dell'instabilità del campo normale. Quello che non potrete osservare sarà l'aumento dell'energia libera del sistema e la riduzione dell'energia magnetica.
Le increspature si formano solamente a partire da un livello critico del campo magnetico, quando la riduzione dell'energia magnetica è maggiore dell'aumento di quelle di superficie e gravitazionale. I ferrofluidi hanno una suscettività eccezionalmente alta, motivo per cui il campo magnetico necessario all'insorgere delle increspature può essere realizzato da un piccolo magnete.

Quello che forse molti non sanno è che il ferrofluido se lo ritrovano sotto gli occhi praticamente tutti i giorni. Viene infatti adoperato in oggetti di uso comune, come altoparlanti e sigilli liquidi attorno agli assi di rotazione degli hard disk.

Il ferrofluido "fai da te"
Se vi ha incuriosito la proprietà del ferrofluido, allora sappiate che potete crearne uno artigianalmente e con ingredienti di uso comune.
Vi basterà immergere delle piccole particelle magnetiche in olio minerale, vegetale o per motori (a bassa viscosità). 
Dove reperire le particelle magnetiche? Nei toner di stampanti laser magnetiche, nella polvere magnetica di controllo in negozi per saldature, nelle particelle ricavate da lane d'acciaio bruciate (dopo averle passate al mortaio e al pestello), nelle particelle ricavate raschiando la superficie della pellicola VHS (o in alternativa bruciandola, separandone i residui con la calamita), nelle le particelle "estratte" dalla sabbia con un sacchetto di plastica e un magnete, nell'inchiostro magnetico usato per stampare checks.
Un rapporto di 1:1 tra l'olio e la polvere magnetica sembra funzionare al meglio, ma non crediate che possa durarvi in eterno dato che (fatta così) è molto instabile; il ferrofluido macchia ed è praticamente impossibile da pulire, quindi è necessario prestare attenzione quando viene mescolato o usato.

Ecco un video tutorial che vi spiega come creare il vostro ferrofluido. Buona visione e buon divertimento.



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