Il virus West Nile (o del Nilo occidentale) causa un'infezione transitoria ma pericolosa

Il virus West Nile, o virus del Nilo occidentale, è un virus trasmesso dagli artropodi che appartiene al gruppo flavivirus, che a sua volta comprende anche i virus della dengue, dell'encefalite giapponese e della febbre gialla. E' un virus abbastanza diffuso, con epidemie frequenti in Africa, Medio Oriente, Europa, Sud-est Asiatico ed Australia. 

La sua prima identificazione negli Stati Uniti risale al 1999, durante un'epidemia a New York, nella quale vi furono 62 casi di encefalite e ben 7 decessi. Il suo esordio assoluto invece risale al 1937, contratto da una donna, in Uganda, che soffriva di febbre abbastanza alta.

Trasmissione
Il virus viene trasmesso dalle zanzare ad uccelli e mammiferi; gli uccelli selvatici sviluppano una viremia prolungata, per cui rappresentano il principale serbatoio del virus. L'uomo è solitamente un ospite accidentale. Si sono verificati anche casi di trasmissione del virus a seguito di trapianti d'organo.

Sintomi
L'infezione con il virus West Nile è di solito asintomatica, ma il 20% dei pazienti soffre una lieve patologia febbrile associata a cefalea e mialgie. Circa la metà dei casi presenta anche una eruzione maculopapulosa.
Generalmente il malato si rimette spontaneamente in 3-5 giorni, ma la malattia può essere anche mortale in anziani ed immunodepressi.

Complicazioni
Le complicanze a carico del sistema nervoso centrale non sono molto frequenti, in genere compaiono in 1 individuo su 150, ma comprendono meningite, encefalite, meningoencefalite. Si manifestano con paralisi flaccida acuta, che per certi aspetti non si può distinguere clinicamente dalla poliomielite. Nella maggior parte dei pazienti sopravvissuti si riscontrano alterazioni cognitive e neurologiche a lungo termine. 
Un'infiammazione perivascolare e leptomeningea cronica, noduli microgliali e neuronofagia, che interessano i lobi temporali ed il tronco encefalico, sono stati osservati nel tronco cerebrale di pazienti deceduti per questa infezione.
Le complicanze rare comprendono epatite, miocardite e pancreatite.

Patogenesi
La patogenesi non è del tutto chiara; sembra che le proteine della membrana pericapsidica del virus West Nile potrebbero essere importanti per il tropismo nervoso e la deplezione macrofagica predisporrebbe alla forma neurologica della malattia.

Prevenzione
A livello individuale sono efficaci i mezzi di prevenzione tradizionali contro le zanzare: insetticida o spray anti-zanzare. 
Gli insetticidi, tuttavia, agiscono solo contro le zanzare adulte.


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