Osmolarità: cos'è e come si calcola

L'osmolarità è una unità di misura molto utilizzata in chimica quando ci si riferisce alle concentrazioni delle soluzioni, ed indica il numero totale delle molecole e di ioni presenti in un litro di soluzione. 

Per ben comprendere l'osmolarità è necessario tener presente il concetto di osmole, ovvero l'unità di misura del numero di particelle in soluzione e che contribuiscono alla pressione osmotica della soluzione.
Per esempio, il calcolo delle osmoli richiede la conoscenza del grado di dissociazione del soluto presente in soluzione. Una mole di glucosio, per esempio, corrisponde ad 1 osmole, in quanto in soluzione non si dissocia, mentre una mole di cloruro di sodio corrisponde a 2 osmoli, in quanto in soluzione si dissocia in ione cloruro e ione sodio.
Per acidi, basi e sali poco solubili, occorrerà tener conto del grado di dissociazione.

Come si calcola
Il calcolo dell'osmolarità è dato dal prodotto tra la concentrazione molare (M) ed il coefficiente osmotico di Van't Hoff (il numero di particelle di soluto che si formano in soluzione a seguito della dissociazione).
Per un soluto anaelettrolita, e che quindi non si dissocia, l'osmolarità coincide con la molarità.


Esempio
Una soluzione 0,5 M (molare) di NaCl (che, come abbiamo visto, si dissocia in due ioni e quindi avrà un coefficiente di dissociazione pari a 2) è 0,5·2= 1 osm.
Una soluzione 0,5 M di glucosio (che non si dissocia) è 0,5 osm.




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