L'anoressia nervosa è un digiuno autoimposto, con un marcato calo ponderale (riduzione del peso corporeo), e che si sviluppa soprattutto in giovani donne precedentemente sane e che hanno sviluppato l'ossessione di diventare magre.
Cenni storici
Generalmente si tratta di una malattia frequente nei Paesi industrializzati, ma ci sono dimostrazioni che confermano la sua presenza anche in epoche remote; basti pensare che nel medioevo digiunare per lunghi periodi era una via di automortificazione del corpo, necessaria per raggiungere una sorta di traguardo spirituale.
Nel 1689, il medico inglese Richard Morton indicò questa patologia come emaciazione nervosa, nel descrivere il resoconto di due pazienti che - in assenza di cause apparenti - rifiutavano qualsiasi approccio con il cibo.
Per identificare questa patologia come anoressia, bisogna attendere il 1870 gli studi del medico francese Charles Lasègue.
Il fatto che l'anoressia nervosa fosse una malattia di grande interesse tra gli studiosi, è testimoniata dal fatto che anche Sigmund Freud cercò di trovare una spiegazione valida, e secondo il suo pensiero era determinata da uno stato di malinconia, che portava il soggetto sofferente a non sviluppare un'identità sessuale compiuta.
Clinica
I segni clinici dell'anoressia nervosa sono - in genere - simili a quelli della malnutrizione protido-energetica grave (PEM) con anemia, linfopenia ed ipoalbuminemia; non mancano gli effetti sul sistema endocrino. L'amenorrea è dovuta alla diminuita secrezione dei fattori di rilascio delle gonadotropine (con successiva ridotta secrezione di ormone luteinizzante e follicolo-stimolante), ed è talmente frequente che la sua presenza è patognomonica (è indice inconfutabile della patologia).
Un ridotto rilascio di ormone tiroideo, determina un'intolleranza al freddo, bradicardia, stipsi ed alterazioni della cute e dei peli.
La cute diviene secca e squamosa e può ingiallirsi per colpa di un accumulo di carotene nel sangue; è presente il "segno di Russel", una formazione callosa sul dorso della mano, determinata dal ripetuto sfregamento con gli incisivi superiori durante l'introduzione delle dita nel cavo orale, per cercare di rimettere.
I peli possono aumentare, ma di solito appaiono chiari e sottili (lanugine).
La densità ossea diminuisce, forse a causa dei bassi livelli di estrogeni, che mimano l'accelerazione postmenopausale dell'osteoporosi.
Un'importante complicanza dell'anoressia nervosa è l'aumento del rischio delle aritmie cardiache e la morte improvvisa, probabilmente a causa della ipopotassiemia.
Diagnosi
Per accertarsi che una persona sia affetta da anoressia nervosa, ci si riferisce a dei questionari che devono essere compilati dal soggetto in esame.
Si tratta dei seguenti test:
- Eating Attitudes Test, (EAT-26) composto da 26 domande, per controllare i disturbi dovuti alla dieta, alla bulimia e alla preoccupazione del cibo;
- Eating Disorder Symptom Severity Scale, (EDS3) per studiare i sintomi che accompagnano l'anoressia;
- Eating Disorders Symptom Impact Scale (EDSIS), esamina la nutrizione, il comportamento della persona e l'isolamento sociale.
L'EAT-26 è il seguente:
Numero | Le domande |
---|---|
1 | Paura di ingrassare |
2 | Quando si ha fame si evita di mangiare |
3 | Il pensiero del cibo preoccupa |
4 | A volte si mangia senza fermarsi |
5 | Fare a piccoli pezzi il cibo |
6 | Controllare le calorie che si ingurgita |
7 | Evitare cibi ricchi di carboidrati |
8 | Gli altri desiderano che ingurgiti altro cibo |
9 | Vomitare dopo aver mangiato |
10 | Sentirsi in colpa dopo aver mangiato |
11 | Desiderare di essere più magri |
12 | Durante l'attività fisica si pensa alle calorie bruciate |
13 | Agli altri appari sottopeso |
14 | Il pensiero del grasso sul corpo preoccupa |
15 | Durante il pasto si impiega molto tempo per finirlo |
16 | Evitare i cibi con zuccheri |
17 | Mangiare cibi ritenuti dietetici |
18 | Il cibo controlla la propria vita |
19 | Saper controllare la fame |
20 | Gli altri insistono sul mangiare |
21 | Il cibo occupa molto tempo e pensieri |
22 | Dopo aver ingurgitato dei cibi ricchi di calorie ci si sente a disagio |
23 | Seguire diete specifiche |
24 | Amare sentirsi lo stomaco vuoto |
25 | Stimolo di vomito dopo aver ingurgitato il cibo |
26 | Desiderio di provare cibi diversi dal solito e molto elaborati |
Cause e terapia
Le cause che determinano l'anoressia nervosa sono diverse, e sono da ricercare in fattori biologici (cattivo funzionamento ormonale), psicologici (non sentirsi a proprio agio con il proprio corpo) e sociali (imitare determinati modelli), per questo motivo la corretta terapia è strettamente legata all'individuazione della causa; come idea di massima, si cerca di far raggiungere al paziente almeno il 90% del peso corporeo ideale, intervenendo sia sull'alimentazione, con apporti calorici quotidiani di 1500-1800 kcal e somministrazione di vitamina D e calcio per ridurre la perdita ossea, sia con terapie farmacologiche che psicologiche.
Bibliografia: Le basi patologiche delle malattie, Robbins e Cotran
Bibliografia: Le basi patologiche delle malattie, Robbins e Cotran
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