Impetigine: cos'è e sue caratteristiche

L'impetigine è una frequente infezione superficiale della cute, molto contagiosa e che può verificarsi in misura maggiore nei bambini ed occasionalmente negli adulti in cattive condizioni di salute. Esistono due forme, una nota come impetigine contagiosa e l'altra come impetigine bollosa. La differenza tra le due forme risiede semplicemente nella grandezza delle pustole.


In tempi passati si riteneva che l'impetigine contagiosa era causata dagli streptococchi beta emolitici del gruppo A e l'impetigine bollosa dallo Staphylococcus aureus, mentre in tempi più recenti si è visto come entrambe tendano ad essere causate da stafilococchi.

L'infezione si localizza su volto e sulle mani; inizialmente compare una macula eritematosa per poi presentarsi con piccole pustole multiple. La rottura delle pustole provoca erosioni poco profonde ricoperte da siero essiccato, che danno luogo ad un aspetto clinico della crosta color miele (mielicerica). 
Se non viene rimossa la crosta, si formano nuove lesioni che partono dalla periferia della lesione stessa e si può instaurare un danno esteso all'epidermide.

Morfologia
L'aspetto istologico dell'impetigine è l'accumulo dei neutrofili all'interno dello strato corneo, con la formazione di pustole subcornee. Si accompagnano alterazione reattive aspecifiche dell'epidermide e la presenza di un infiltrato flogistico cronico a livello del derma superficiale.
A seguito della rottura delle pustole, nello strato superficiale si accumulano siero, neutrofili e detriti cellulari che formano la crosta. Le lesioni bollose possono manifestare accumulo di fluido e neutrofili al di sotto dello strato corneo.

La formazione delle bolle nell'impetigine è legata alla produzione di una tossina batterica che scinde la desmogleina 1, una molecola responsabile dell'adesione cellulare entro gli strati superiori dell'epidermide.

Terapia
E' necessario eseguire degli impacchi antisettici e la rimozione delle croste; successivamente può essere necessario somministrare antibiotici topici od orali come macrolidi e cefalosporine.

Bibliografia: Le Basi Patologiche delle Malattie, Robbins e Cotran 

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