Gloomy Sunday: la canzone maledetta che ha ispirato innumerevoli suicidi

Gloomy Sunday (tetra domenica) è la traduzione inglese di una canzone ungherese composta nel 1933 da László Jávor, e musicata dal musicista Rezsö Seress. La canzone è tristemente famosa per essere stata accostata ad una serie di suicidi che non hanno delle motivazioni apparenti, ma che hanno invece dei chiari riferimenti con il testo o con il titolo dell'opera.


Tutto ebbe inizio quando Seress fu lasciato dalla sua fidanzata, che lamentava il suo scarso successo nella musica, e la sua perseveranza in questo campo che avrebbe fatto di lui un fallito; il dolore provato dal musicista lo spinse a comporre questa canzone, che parla di un amore profondo e del suicidio come unica dimostrazione dell'affetto alla persona amata e persa. Fu da quel momento che Szomorú vasárnap (Gloomy Sunday) fu segnata per sempre.

Devono trascorrere 3 anni, arrivando nel 1936, per risalire al primo caso di morte accostato alla canzone. Il calzolaio ungherese Keller fu trovato morto nella sua abitazione ed accanto al suo corpo la polizia trovò una lettera di addio che faceva un chiaro riferimento a Gloomy Sunday. Quello di Keller fu solo il primo di tanti casi di suicidio in cui le vittime erano spinte a compiere il folle gesto dalle note e dalle parole della canzone.
In un modo o nell'altro Gloomy Sunday divenne famosa, e questo spinse Seress a contattare la sua ex fidanzata, fiero della sua fama, e che avrebbe dovuto accoglierlo a braccia aperte, ma l'episodio si risolse nel suicidio della donna per avvelenamento, a pochi giorni dal loro incontro, ed anche in tal caso il gesto era correlato con la canzone.
 
Ben presto il fenomeno varcò i confini ungheresi, e giunse in altre nazioni europee, mietendo anche qui altre vittime; primo fra tutti un ragazzo di Berlino, che tornando a casa dopo un concerto dal vivo, in cui chiese alla band di suonare Gloomy Sunday, aveva quella musica che ridondava nella sua mente, per cui capì che l'unico modo di spegnerla era quello di spararsi in testa.
In Italia, a Roma, una ragazza si suicidò gettandosi da un ponte dopo aver ascoltato la canzone, ed in Gran Bretagna un'altra donna si avvelenò con dei barbiturici: accanto al suo corpo fu trovato uno spartito della canzone di Seress, e lo stereo ripeteva sempre e solo un brano: Gloomy Sunday.

La canzone fu ben presto ribattezzata come "la canzone ungherese del suicidio", e gli americani, per nulla intimoriti dagli episodi funesti che si erano verificati nel Vecchio Continente decisero di diffonderla anche da loro. Il risultato fu che uno studente di New York si suicidò la sera del ballo di fine anno, e secondo le testimonianze raccolte, il giovane poco prima di morire pronunciò la frase "it's a gloomy sunday, tonight i'll do it" (è una domenica tetra, stanotte lo farò).

Nel 1968 toccò a Seress togliersi la vita lanciandosi dall'ottavo piano della sua casa di Budapest; in tal caso il suicidio è stato provocato da un forte stato depressivo in cui il musicista cadde, quando notò di non esser stato in grado di scrivere un testo ed una musica che avesse potuto ricalcare in parte le onde del "successo" di Gloomy Sunday.

In tempi recenti, la canzone è stata riproposta da artisti del calibro di Holiday, Charles, Bjork, ed in Italia dalla cantante Norma Bruni, tuttavia il testo è stato opportunamente modificato, e la morte viene vista solo come un'immaginazione ed un gesto che per nulla si avvicina all'amore.

Qui vi riporto il video della canzone originale; qualcuno di voi ha voglia di sentirla? Io personalmente ne faccio a meno...



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