Se qualcuno vi nomina la sigla HE 1523-0901, probabilmente pensereste che si tratti di lettere e numeri a caso, ma quando c'è l'astronomia di mezzo, nulla è affidato al caso. Si tratta della stella più vecchia che esista nella Via Lattea, con un'età stimata attorno ai 13,2 miliardi di anni, "solo" 500 milioni di anni più giovane dell'Universo (che ricordiamo avere un'età di 13,7 miliardi di anni).
La stella è attualmente una gigante rossa, appartenente alla Popolazione II, ovvero una di quelle formatesi subito dopo il Big Bang, e che contiene una quantità ridotta di materiali più pesanti dell'elio (il Sole appartiene alla Popolazione I, più recente).
HE 1523-0901 è situata nella parte più a sud della costellazione della Bilancia, e vista la grande distanza che la separa dalla Terra (alcune decine di migliaia di anni luce) non può essere vista se non con l'utilizzo di un telescopio, benchè sia molto luminosa.
Le osservazioni eseguite mediante lo spettrografo UVES, condotte nel 2006 da un gruppo di astronomi, tra cui Anna Frebel, John Norris, Norbert Christlieb, Christopher Thom, Timothy C. Beers, e Jaehyon Rhee, rivolte verso l'alone galattico, hanno stabilito che in base al decadimento di alcuni materiali radioattivi, come il torio e l'uranio, HE 1523-0901 fosse la stella più vecchia facente parte del nostro sistema solare. Si ritiene anche che si sia formata a seguito dell'esplosione delle stelle più vecchie (di Popolazione III), che quando hanno raggiunto lo stadio di supernovae, hanno contaminato l'Universo con gas ed elementi più pesanti dell'idrogeno ed elio, che a loro volta sono stati inglobati dalle stelle di Popolazione II.
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