Svenimento: cosa lo provoca e cosa fare in caso di primo soccorso

Lo svenimento è una condizione caratterizzata da pallore e perdita di conoscenza, dovuta ad un insufficiente apporto di sangue al cervello. Bisogna a sua volta fare una suddivisione fra sincope, che può essere secondaria a stati patologici di varia natura, e la lipotimia, che pur condividendo la stessa patogenesi non presuppone necessariamente la perdita di conoscenza, ma semplicemente i medesimi sintomi vegetativi.


Le cause dello svenimento sono diverse: colpo di calore, intossicazione, annegamento, traumi, stress emotivi, repentini abbassamenti della pressione sanguigna, riduzione della frequenza cardiaca. Talora lo svenimento è preannunciato da un senso di malore, annebbiamento della vista, barcollamento, nausea. Al suo rinvenimento il soggetto avverte una profonda astenia.

Primo soccorso
Quando si soccorre un soggetto svenuto non è necessario tentare di farlo rinvenire colpendolo con i "classici" schiaffi o scuotendolo. E' assolutamente vietato cercare di dargli qualcosa per bocca, soprattutto alcolici (che dilatando i vasi sanguigni non fanno altro che peggiorare ulteriormente la situazione). 
Bisogna far distendere il soggetto in una posizione tale che abbia la testa più in basso rispetto al corpo ed alle gambe, contestualmente liberarlo dagli indumenti stretti (quali cinte, cravatte, reggiseno, ecc.) e spruzzare un po' di acqua fredda sul viso e sul collo. Una manovra valida è quella di tenergli le gambe sollevate.

Ecco un video dimostrativo.

1 commento:

DRAGONE ha detto...

Nell'articolo si dice che la testa deve restare in basso. Ho sempre saputo che bisogna leggermente sollevarla onde evitare che la lingua cada all'indietro verso l'esofago provocandone il soffocamento della vittima.

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