Le Nocardia sono batteri aerobi Gram-positivi che tendono a formare delle catene ramificate. Nei terreni di coltura tendono a formare delle strutture aeree con spore terminali simili alle ife. Nonostante la somiglianza dal punto di vista morfologico alle muffe, si tratta comunque di veri e propri batteri.
La Nocardia asteroides si trova nei terreni di ogni parte del mondo (ubiquitario) e provoca infezioni opportunistiche (Nocardiosi) in soggetti immunodepressi o defedati da altre malattie. Il microrganismo penetra nell'ospite attraverso la cute o il tratto gastrointestinale; di solito invade i polmoni, e di qui - per via ematica - il cervello e gli altri organi.
Sintomi
Le infezioni respiratorie con N. asteroides causano una malattia a lenta progressione con febbre, perdita di peso e tosse, che può porre dei problemi di diagnosi differenziale con la tubercolosi o altre malattie neoplastiche.
Le infezioni al SNC sono inoltre a lenta progressione e causano vari deficit neurologici, in relazione alla localizzazione delle lesioni.
Le infezioni della cute hanno manifestazioni che vanno da infezioni rapidamente progressive, simili a quelle stafilococciche e streptococciche, al cosiddetto micetoma, caratterizzato da lenta progressione.
Morfologia
La diagnosi di Nocardiosi dipende dall'identificazione di microrganismi sottili Gram-positivi, disposti in filamenti ramificati nell'espettorato. La colorazione è irregolare, il che conferisce ai filamenti un aspetto granulare.
La Nocardia si colora con la colorazione di Fite-Faraco (alcol-acido resistente modificata). Qualunque sia la sede di infezione, Nocardia suscita una risposta di tipo suppurativo con liquefazione centrale, tessuto di granulazione circostante e fibrosi. Non forma granulomi.
Terapia
La terapia si esegue con la somministrazione di sulfamidici associati ad antibiotici come il trimetoprim o l'amikacina.
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