Becco Bunsen: un bruciatore a gas risalente al 1800

Il becco Bunsen è un bruciatore a gas utilizzato in chimica, la cui invenzione viene attribuita al chimico e fisico tedesco Robert Wilhelm Bunsen, ma che in realtà non ha fatto altro che migliorare un primo progetto avanzato dal fisico Michael Faraday.


La particolarità del becco Bunsen è che non è possibile che possa generarsi un ritorno di fiamma nel tubo che alimenta il bruciatore, evitando in tal modo che la fiamma stessa giunga fino alla bombola contentente il gas. 
Il gas utilizzato per la combustione è generalmente il metano (talvolta con piccole quantità di propano e butano) o anche gas di petrolio liquefatto.

Il becco Bunsen è formato da un tubo in ottone collegato a sua volta alla rete del gas combustibile; nel suo passaggio attraverso il tubo in ottone, il gas incontrerà l'aria che proviene dall'ambiente esterno mediante un paio di fori di ampiezza regolabile grazie alla rotazione di un cilindro recante anch'esso due fori, e che ricopre il tubo in ottone.

In base alla quantità di aria miscelata con il gas combustibile, la fiamma raggiungerà delle temperature  regolabili come segue:
  • In assenza di aria, la fiamma sarà alta, giallognola, poco rumorosa ed oscillante, segni di una quantità di calore piuttosto modesta. 
  • Con una piccola quantità di aria si ottiene una fiamma più "rigida" con un colore violaceo. 
  • All'apertura massima della valvola dell'aria, la fiamma, rumorosa, diventerà un cono bluastro a sua volta circondato da uno violaceo; la quantità di calore prodotta sarà stimabile attorno ai 1400° C. 

Man mano che si regola la fiamma con questo ordine, cambiano anche le sue proprieta: da riducente ad ossidante (a 1400° C).

Ecco a voi il video dimostrativo di un becco Bunsen in funzione.

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