L'ipersensibilità di tipo II, da anticorpi: caratteristiche e casi clinici

L'ipersensibilità di tipo II è mediata da anticorpi diretti verso antigeni presenti sulla superficie cellulare o sulla matrice extracellulare. Gli antigeni secreti partecipano direttamente al danno delle cellule e ne promuovono la loro fagocitosi o lisi ed inducono infiammazione. Gli anticorpi possono indurre malattia senza danno tessutale.

I meccanismi anticorpo-dipendenti coinvolti in questo tipo di reazione sono riassunti di seguito.

Opsonizzazione e fagocitosi mediata dal complemento e dai recettori per i frammenti Fc
La distruzione mediata dagli anticorpi è determinata dal processo di opsonizzazione, ovvero dal fatto che le cellule bersaglio sono rivestite da molecole che richiamano i fagociti. Gli anticorpi possono attivare il sistema del complemento (se gli anticorpi sono di classe IgM o IgG). L'attivazione del complemento genera dei prodotti intermedi che sono depositati sulla superficie delle cellule e riconosciute dai fagociti che esprimono recettori per queste proteine. Le cellule opsonizzate da anticorpi IgG sono riconosciute dai recettori per i frammenti Fc dei fagociti, che sono specifici per la porzione Fc di alcune sottoclassi di IgG. Tutto questo porta alla fagocitosi delle cellule opsonizzate e alla loro distruzione. A questo effetto si aggiunga la formazione del MAC (complesso di attacco alla membrana), che mediante la formazione di un foro sulla membrana cellulare, determina la lisi osmotica delle cellule.
Un altro processo di distruzione delle cellule è la citotossicità cellulare anticorpo-dipendente (ADCC, antibody-dependent cellular cytotoxicity). Le cellule che sono rivestite da basse concentrazioni di anticorpi IgG sono uccise da diverse cellule effettrici, che si legano al bersaglio grazie ai recettori per il frammento Fc delle IgG, e la lisi cellulare procede senza la fagocitosi. Questo processo può essere mediato da monociti, neutrofili, eosinofili e cellule natural killer.

Quando si verifica la distruzione cellulare mediata da anticorpi e dalla fagocitosi? 
Nelle reazioni trasfusionali, in cui le cellule che provengono da un donatore incompatibile sono opsonizzate da anticorpi preformati dell'ospite; nell'eritoblastosi fetale, in cui esiste una differenza antigenica tra la madre ed il feto, e gli anticorpi IgG della madre attraversano la placenta provocando la distruzione dei globuli rossi del feto; nell'anemia emolitica autoimmune, nell'agranulocitosi e nella trombocitopenia, in cui i soggetti producono anticorpi contro le proprie cellule ematiche; in alcune reazioni da farmaci, in cui sono prodotti anticorpi che reagiscono con il farmaco, adeso alla superficie degli eritrociti o di altre cellule.


Infiammazione mediata dal complemento e dai recettori per i frammenti Fc
Quando gli anticorpi si depositano nei tessuti extracellulari, come membrane basali e matrice, la lesione è provocata dall'infiammazione. L'attivazione del complemento genera il C5a ed altri prodotti che reclutano neutrofili e monociti. Le stesse cellule legano gli anticorpi depositati anche attraverso i loro recettori per i frammenti Fc. I leucociti sono attivati e rilasciano sostanze lesive che provocano danno tessutale. 
Questi meccanismi sono alla base di alcune forme di glomerulonefrite, nel rigetto vascolare nel trapianto di organi ed in altre malattie (sindrome di Goodpasture per esempio).


Disfunzioni cellulari mediate da anticorpi
Gli anticorpi diretti contro i recettori di superficie compromettono o disregolano la funzione della cellula senza provocare danno cellulare o infiammazione. 
Ecco alcuni esempi.
Nella miastenia grave, gli anticorpi reattivi sono diretti contro i recettori dell'acetilcolina nella placca terminale motoria dei muscoli scheletrici, e compromettono la trasmissione neuromuscolare causando debolezza muscolare. 
Nel morbo di Graves, gli anticorpi diretti contro il recettore del TSH sulle cellule epiteliali della tiroide, stimolano le cellule e provocano ipertiroidismo
Nel pemfigo volgare, anticorpi antidesmosomi interrompono le giunzioni intercellulari dell'epidermide portando alla formazione di vescicole cutanee.


In questo post vengono riassunte brevemente le quattro reazioni di ipersensibilità.
In questo post viene trattata l'ipersensibilità di tipo I, immediata.
In questo post viene trattata l'ipersensibilità di tipo III, da immunocomplessi.
In questo post viene trattata l'ipersensibilità di tipo IV, cellulo-mediata.

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